Il cliente di riguardo
Giampaolo SimiDario tratta, osserva, è ritroso, però per lui più che la prudenza finisce per contare una doppia ossessione.Una sfinge etrusca, divisa in pezzi sparsi da ricomporre, reperto archeologico preziosissimo e di quasi magica attrazione, potrebbe andare a Currè in cambio del ritratto, in un crescendo di minacce, di trappole e di ricatti. Fanno capo, a quanto pare, all’onnipresente e losco Currè. Ma è così? O c’è una mano nascosta, tanto più rapace quanto più alta è la posta? E tanto più assassina. E questo coinvolge la seconda ossessione di Corbo, il passato. La morte dell’ex moglie di Dario che per lui è un delitto mentre secondo gli atti è soltanto uno strano incidente. Un delitto che ancora una volta riporta alle tracce del «clan» Currè, della sfinge, del corrotto archeologo Weber. Ombre forse.
La maestria di Giampaolo Simi è il mistero che serpeggia intricato, che sparisce e ricompare carsicamente e più carico di sorprese; e la capacità di farlo scaturire, oltre che dai fatti, anche dalle elusive psicologie dei personaggi. Ogni situazione, per Simi, ha due facce, come il legame tra Dario e Nora che sembra sempresull’orlo di andare dove non va.